INTERVISTA A ANNAMARIA SALVADORI – Venezia
A cura di Marilisa Brocca
Annamaria Salvadori, è un’artista veneziana che,
attraverso i colori e le atmosfere dei suoi quadri, comunica.
Il suo saper evidenziare nei soggetti la luce, attraverso anche
pennellate fluide e morbide, fa sì che le sue opere instaurino
un continuo dialogo con la gente che ad ogni sguardo scopre
nuove sensazioni.
1. Ciao Annamaria, è un piacere ospitarti
nella mia rubrica, cominciamo subito con la prima domanda.
So che sei un’artista veneziana, che vive o ha vissuto
a Venezia e credo quindi tu conosca
molto bene le atmosfere e le note armoniose di questa città.
Quanto il paesaggio e la storia hanno influito nei tuoi quadri.
Chi non ama Venezia con il bello o cattivo tempo, con tutte
le atmosfere possibili o inimmaginabili che questa città.
Ma chi può dire che un fiore, un prato, un argine,
un fosso non possa ispirare gli stessi momenti magici e sentimenti
appaganti per lo spirito.
2. Raccontaci come ti sei avvicinata alla pittura.
Per amore, perché non posso farne a meno;
e quando il tempo è avaro mi sento adombrata, di cattivo
umore. Respirare vivere far parte di questo mondo, mi sembra
così indispensabile come dipingere.
3. Guardando le tue opere, le pennellate si distinguono
per la loro freschezza e briosità senza mai essere
pesanti, rispecchiando tutte le trasparenze e la scioltezza
di una mano abile e consapevole di quello che vuole ottenere
mantenendo uno stile personale. Come ti sei allenata e preparata
per arrivare alla tecnica utilizzata.
Qui posso dire ben poco se non ringraziare il fato che mi
ha dotato di questo dono, peraltro stimolato da maestri di
pittura eccezionali che mi hanno insegnato delle regole che
poi di volta in volta gestisco a mio piacere e gusto.
4. Quali sono i tuoi autori preferiti e quali di
questi hanno influenzato maggiormente il tuo modo di dipingere.
Tutti i pittori, di qualsiasi epoca, tendenza o stile che
mi stimolino il senso del bello.
5. Secondo le tue esperienze quali sono in generale
le caratteristiche che rendono un’opera artistica interessante.
Riuscire il più possibile a trasmettere a chi guarda
le mie pitture quest’infinita meraviglia che provo guardando
le luci e le ombre che si susseguono nel volgere di una giornata.
6. Come ben sai, questa rubrica nasce soprattutto
per far parlare direttamente l’artista delle motivazioni,
dei messaggi che vuole trasmettere attraverso le sue tele,
senza filtri di critici ed interpreti. E’ per questo
che colgo l’occasione di esternare una mia personale
sensazione: ciò che mi colpisce di più quando
vedo le tue opere è la grande trasparenza e i giochi
di luce e d’”aria” che si percepiscono.
Dico d’”aria” non a caso poiché,
a mio avviso, i soggetti da te dipinti, trasmettono una sensazione
di grande respiro. Quando dipingi “respiri” il
mondo e lo proponi poi attraverso paesaggi quasi sospesi,
come attraversati da filamenti d’aria. E’ questo
che io sento, è questo che io vedo, ho capito male?
Che cosa vuoi trasmetterci con le tue opere?
Hai visto giusto Marilisa, dipingere en plein air è
il massimo del godimento pittorico, ci si sente parte della
natura, potendo anche essere più o meno realisti e
farsi ubriacare di luce e d’aria.
Pace e serenità, ecco cosa voglio trasmettere, quella
sensazione che m’invade quando dipingo.
7. Tanti tuoi soggetti sembrano dipinti dal vero,
in estemporanea. Stai volentieri all’aperto o preferisci
la tranquillità del tuo studio ovvero, di cosa ti piace
circondarti quando dipingi.
Non disdegno neanche del mio studio quando devo finire dei
quadri, così sto in armonia e tranquillità con
me stessa e posso osservare con maggior senso critico il mio
lavoro.
8. Come tutti gli artisti sei in continua ricerca
ed evoluzione, parlami del Quadro (quello con la Q maiuscola)
che vorresti dipingere.
Io penso che tutto è un pretesto per essere dipinto,
di volta in volta amo il quadro che sto per dipingere.
9. Come sempre dedico uno spazio per inserire una
domanda formulata dalla gente che incontro nelle mie giornate.
Mostro loro le foto dei quadri dell’artista del momento
invitandoli a fare una domanda basandosi sull’istintività.
Devo dire che svolgono questo compito con grande concentrazione
ed ogni volta mi meraviglio di quanto interesse c’è
tra il pubblico soprattutto quando possono essere partecipi
in prima persona. Tra le tante domande oggi ti propongo quella
di Simone di Padova che sin d’ora ti ringrazia: “I
tuoi quadri sono dipinti in maniera tale da sembrare quasi
incompleti. Le linee ed i contorni sembrano non trovare conclusione,
quasi fossero sfuggenti. Come sei tu nella vita di tutti i
giorni. I tuoi quadri ti assomigliano?
Caro Simone di Padova, c’è qualcuno tra noi pittori
che sa con certezza dov’è il giusto, il bello,
l’incompleto, l’indefinito? Io dipingo quello
che l’umore mi consente e lascio agli altri decidere.
Se assomiglio ai miei quadri? Indefinita, sfuggente, io so
che nell’animo mi sento ricca d’amore per il prossimo
e forse troppo severa con me stessa.
10. Bene Annamaria, per concludere ora questa nostra
chiacchierata, considerata anche l’impossibilità
di riuscire a fare tante domande tali da soddisfare tutti
gli interrogativi, ti chiedo se ce n’è una che
non ti ho fatto ma che invece avresti voluto ti proponessi?
Ti invito a formularla ed anche a rispondere.
Si. La domanda che avrei voluto tu mi avessi fatto: se quando
mi separo dalle mie opere mi dispiace farlo. Ti avrei risposto
che le darei per la sola spesa sostenuta tenendo per me l’immenso
piacere di essere riuscita in parte a trasmettere agli altri
l’infinita serenità che ho provato nell’eseguirla.
11. E’ il momento dei saluti. Ti ringrazio
ancora molto per la tua disponibilità, per me è
stato un piacere. Per salutarci con l’augurio di rivederci
presto, ti invito a lasciare le coordinate delle tue prossime
mostre.
Oltre al programma di collettive previste dalla sezione cultura
dell’associazione Auser di Marcon e La Torre di Mestre,
ho in cantiere alcune personali tra le quali quella di Palazzo
Scotti a Treviso e il Caffè dell’Orologio a Mestre.
Si è conclusa questa piacevole chiaccherata
con Annamaria Salvadori. Invito tutti i navigatori a lasciare
le loro impressioni o le eventuali domande che volessero porre
all’artista anche sulla mia e-mail che vi ricordo è
maribrok@hotmail.it,
sarà mia cura renderli partecipi, e comunque vi invito
a continuare a seguirci con le prossime interviste…
Ancora un saluto ad Annamaria e un ciao a tutti da Marilisa